Lavoro, “Stipendi ridotti per tutti”: il vostro datore li può ridurre di quanto vuole | Passato il decreto assurdo

Gli stipendi verranno tagliati e questo vale proprio per tutti, il datore di lavoro li può ridurre in qualsiasi momento senza preavviso.
Proprio in queste ultime settimane tra i lavoratori italiani si è diffusa una vera e propria preoccupazione, ovvero quella che i datori di lavoro avrebbero potuto ottenere la libertà di tagliare lo stipendio in qualsiasi momento, anche senza alcun preavviso.
Sui social e non solo, si sono susseguiti annunci di ogni genere, con la preoccupazione da parte dei cittadini italiani, che gli stipendi continuino a perdere non solo il loro potere d’acquisto, ma anche il loto valore nominale.
Ma possibile che i datori di lavoro abbiano tutta questa libertà? Considerando le difficoltà che negli ultimi mesi stanno contraddistinguendo il mondo del lavoro, è semplice comprendere come sia veramente possibile qualche sorpresa non proprio piacevole.
Allora cerchiamo di comprendere cosa sta succedendo e per quale motivo sta avvenendo tutto questo.
La normativa cosa prevede?Quando vogliamo delle risposte concrete a riguardo, dobbiamo innanzitutto cercare di comprendere se effettivamente c’è o meno una normativa che permetta ai datori di lavoro di prendere una decisione di questo genere. Ci sono circostanze in cui le aziende potrebbero prendere delle decisioni che vadano a sfavore dei cittadini. In particolare ci si riferisce alla gestione del TFR, ovvero del Trattamento di Fine Rapporto che spesso genere confusione tra i lavoratori e le imprese. A intervenire a riguardo è l’art. 2120 del Codice Civile, il quale conferma che il TFR è una forma di retribuzione differita che spetta al lavoratore al termine del rapporto, salvo alcune eccezioni previste dalla legge per anticipazioni.
Eppure la recente normativa consente di trattenere il TFR in alcuni casi, soprattutto se ci si dimette senza dare il corretto preavviso. A confermare tutto questo, ci pensa il Tribunale di Napoli, il quale avrebbe ritenuto legittima la possibilità di trattenere il TFR.

Occorre sottolineare che non si tratta di una penalizzazione arbitraria, ma si una compensazione contabile tra due obblighi contrattuali. Il datore di lavoro dovrebbe trattenere solo ciò che corrisponderebbe al mancato preavviso e non può né ridurre né decurtare somme dallo stipendio o dal TFR in maniera ingiustificata.
A ben vedere non esisterebbe nessuna nuova legge che permetterebbe al datore di lavoro di tagliare gli stipendi. Le sentenze parlano di preavviso e di obblighi sia da parte del datore di lavoro che del dipendente. La decisione dei giudici non introduce alcuna nuova norma, ma applica una regola già esistente nel Codice Civile da anni, semplicemente chiarendone i limiti.
Sicilia News 24